Meeting Donato Sicuro

Monday May 21 at the Liceo Scientifico Giustino Fortunato Rionero in Vulture, we kids in the class 1E we met professor Donato Sicuro, we talked about his book “I Cardellini non cantano piu” and some archaeological finds in Rionero but preserved in museum of Fine Arts in Budapest. After seeing a series of slides depicting […]

THE HISTORY OF THE RIONERO’S FINDS IN BUDAPEST

Monday, May 21 we met Professor Donato Sicuro, we talked about his research on rionero’s finds archaeological in Budapest and he wrote his book on the history of these findings: “The finches do not sing anymore.” In a leisure trip to Budapest has decided to visit the Museum of Fine Arts to see the finds from Rionero. We did see the slide on his research, saying that the origin of these findings is uncertain, it is unknown whether these findings come from Rionero or other surrounding countries. On the trip from Italy to Hungary it is known that the Hungarian General Màtyus Isidor, came to Italy to fight banditry in the area of Rionero, or buying or going in search of these findings, being an art lover, he took them in his homeland. These findings were hidden from the family and when they passed to his nephew, not having money, he sold them. If these items come from Rionero you could call into question the origin of the country that may be older than you think. Art Group 1 (Erminia Consiglio, Stefano Angiulli, Isabella Pinto, Marialucia D’Anella, Natalia Consiglio)

Testimony of teacher Donato Sicuro

Monday, May 21 we met  the teacher Donato Sicuro in High School Giustino Fortunato Rionero in Vulture. He showed us slides of his book ‘The Cardellini sing more’ to speak of some archaeological remains in Rionero probably from ‘enthusiastic’ s art Mattyus Isidor, who arrived in Italy to combat brigandage. These findings are now at the Museum of Fine Arts in Budapest.

  This is his book                                                                          Filomena Recine – gruppo 2

Meeting with Donato Sicuro

On May 21 the first class of E High School Giustino Fortunato held ameeting with the professor of history Donato Safe: author of “Thefinches do not sing anymore.” This book is about the discovery of remains of Rionero located in the Museum of Fine Arts toBudapest.All ‘beginning has said that his wife and a group of friendsmade a trip to Budapest.Mentre were visiting the city he noticed thatthere was this museum and was very intrigued when he left for a while the group and went to visit the museo.Appena came he found what he was trying, in the afternoon while his wife was resting at the hotel he decided to return back to the museum, as he walked intothe museum met a group of friends but not knowing neither the language nor the way we lost, eventually called a taxi and drove toaccompany museo.Entrarono, paid the ticket to take pictures andvideo and looking closely at the various artefacts found a bulletin board containing the remains of Rionero.Da there began to bequestions about why the findings were in Rionero Budapest.Per whyhe returned to Italy he began to learn and write his libro.Inoltre told us that most likely a fan of art Mattyus Isidor has come in Italy to combat banditry and then he would find them and if these findingswould be brought if in Hungary where they are still here today in themuseum of Fine Arts in Budapest. All we are told is nothing certainin fact and he hopes that one day someone will be able tounderstand this “mystery”.
 Gruppo 4

Incontro con Donato Sicuro

Il 21 Maggio la classe prima E del Liceo Scientifico Giustino Fortunato ha tenuto un incontro con il professore di storia Donato Sicuro:autore del libro “I cardellini non cantano più”.Questo libro parla del ritrovamento di reperti di Rionero situati nel museo delle Belle Arti a Budapest.All’inizio ha raccontato che con sua moglie e un gruppo di amici ha fatto un viaggio a Budapest.Mentre stavano visitando la città lui si accorse che c’era questo museo ed era molto incuriosito per cui lasciò per un pò di tempo il gruppo e andò a visitare il museo.Appena entrò lui non trovò quello che stava cercando;il pomeriggio mentre la moglie si trovava in albergo che riposava lui decise di tornare nuovamente al museo;mentre si dirigeva verso il museo incontrò un gruppo di amici ma non conoscendo nè la lingua nè la strada si persero;alla fine chiamarono un taxi e si fecero accompagnare al museo.Entrarono,pagarono il ticket per fare le foto e i video e guardando attentamente i vari reperti trovarono una bacheca contenente i reperti di Rionero.Da lì incominciò a farsi interrogativi sul motivo per il quale i reperti di Rionero si trovavano a Budapest.Per questo motivo tornato in Italia incominciò a informarsi e a scrivere il suo libro.Inoltre ci ha raccontato che molto probabilmente un appassionato di arte Mattyus Izidor sia giunto in Italia per combattere il brigantaggio e successivamente avrebbe trovato questi reperti e se li sarebbe portato con se in Ungheria dov’è possibile vederli ancora oggi nel museo delle Belle Arti a Budapest. Tutto ciò che ci ha raccontato non è nulla di certo e infatti lui spera che un domani qualcuno possa riuscire a capire questo “mistero”.

Testimonianza del professore Donato Sicuro

Lunedì 21 maggio abbiamo incontrato il professore Donato Sicuro nel Liceo Scientifico Giustino Fortunato di Rionero in Vulture.  Egli ci ha mostrato delle diapositive e il suo libro ‘I cardellini non cantano più’ per parlarci di alcuni resti archeologici ritrovati a Rionero probabilmente dall’ appassionato d’ arte Mattyus Izidor , giunto in Italia per combattere il brigantaggio.  Questi reperti  oggi si trovano al museo delle Belle Arti di Budapest.

  Questo è il suo libro                                                                                           Filomena Recine – gruppo 2

Incontro con il professor Donato Sicuro e storia dei reperti archeologici di Rionero.

Lunedi 21 maggio nel Liceo Scientifico Giustino Fortunato di Rionero in Vulture, noi ragazzi della classe 1E abbiamo incontrato il professore Donato Sicuro, che ci ha parlato del suo libro “I cardellini non cantano più” e di alcuni reperti archeologici trovati in Rionero ma conservati nel museo delle Belle Arti di Budapest.

Dopo aver visto una serie di diapositive raffiguranti i vasi e gli altri ritrovamenti, il professore ci ha raccontato del suo viaggio a Budapest e della visita al museo delle Belle Arti.

Ci ha raccontato che un appassionato di arte, Mattyus Izidor, giunto in Italia per combattere il brigantaggio in cambio di aiuti contro i nemici degli ungheresi, aveva comprato questi reperti archeologici, che poi aveva portato con sé in Ungheria e concesso al museo, dove è possibile vederli ancora oggi.

Se questi reperti fossero stati ritrovati davvero in Rionero si metterebbe in discussione l’intera storia della città, in quanto risulterebbe essere molto più antica di ciò che si pensa.

Gruppo arte 5 ( Di Leo Maria Serena, Limone Sara, Nardozza Anna Pia, Graziano Michele, Bencivenga Domenico)

Testimonianze del professor Sicuro

Lunedì 21 Maggio abbiamo ascoltato la testimonianza del professore Donato Sicuro. Egli ci ha raccontato la sua scoperta attraverso il suo viaggio a Budapest. Ci ha mostrato le diapositive relative al museo delle Belle Arti e come ha scoperto i reperti archeologici di Rionero. Infatti il professor Sicuro ha anche scritto un libro inerente a questo argomento: I cardellini non cantano più.In codesto libro è raccontata la storia degli ungheresi a sostegno dei soldati piemontesi per sopprimere la rivoluzione del brigantaggio che ha interessato tutta la parte meridionale dell’ Italia: in particolare la Basilicata. Il comandante della legione ungherese, Mattyus Izidor, appassionato di arte, perlustrate tutte le zone meridionali in Italia acquistò i reperti archeologici, situati a Rionero. Non sappiamo con certezza l’  origine di questi reperti, ma l’ipotesi più sostenuta è che alcuni soldati ungheresi del posto abbiano saputo di questi reperti da parte di soldati italiani. Izidor, successivamente decise di portare questi reperti archeologici a Budapest nel museo delle Belle Arti.

GRUPPO ARTE 2 (Giampaolo Sabato, Francesco Laus, Valentino Pepe, Raffaele Di Lucchio, Filomena Recine)

La storia dei reperti rioneresi a Budapest

La storia dei reperti rioneresi a Budapest

Lunedì  21 maggio abbiamo incontrato il professor Donato Sicuro, che ci ha parlato della sua ricerca sui  reperti archeologici rioneresi a Budapest e del suo libro scritto sulla storia di questi reperti: “I cardellini non cantano più “ .

In un suo viaggio di piacere a Budapest ha deciso di visitare il museo delle belle arti per osservare i reperti provenienti da Rionero.

Ci ha fatto visionare delle diapositive sulla sua ricerca, dicendoci che la provenienza di questi reperti non è certa, non si sa se questi reperti provengono da Rionero o da altri paesi circostanti. Sul viaggio dall’Italia all’Ungheria si sa però che dal generale ungherese Màtyus Izidor, venuto in Italia per combattere il brigantaggio della zona di Rionero, o comprando o andando alla ricerca di questi reperti, essendo un appassionato d’arte, li portò nella sua patria. Questi reperti furono nascosti dalla famiglia e quando passarono al nipote, non avendo denaro, li vendette.

Se questi reperti provengono da Rionero si potrebbe mettere in discussione l’origine del paese che potrebbero quindi essere più antiche di quanto si crede.

Gruppo arte 1 (Erminia Consiglio, Stefano Angiulli, Isabella Pinto, Marialucia D’Anella, Natalia Consiglio)