TEMPO LIBERO NELLA ROMA ANTICA

I  romani avevano l’abitudine di svegliarsi molto presto, quasi prima dell’alba.

Gli antichi romanidopo il risveglio mattutino, non avevano l’abitudine di dedicare molto tempo alla toeletta, a cui invece riservavano parte della giornata, di solito nel dopopranzo, recandosi alle terme. Le eccezioni a questi comportamenti erano rappresentate dai romani più ricchi che potevano disporre di piccole terme private in casa e di un barbiere domestico.

Il momento più atteso dagli antichi romani era sicuramente quello della cena, in quanto il pasto che noi oggi chiamiamo pranzo, era molto frugale e semplice. Spesso il divertimento nell’antica Roma, si concentrava sul momento della “Cenatio”, o banchetto, cioè l’attuale cena appunto, in quanto era un’occasione per stare insieme e, talvolta, per assistere a spettacoli culturali o di altra natura. Naturalmente il tipo di passatempi o di divertimenti cambiava a seconda della classe sociale delle persone; noti gli sfarzosi banchetti degli imperatori, a differenza delle umili cene della gente comune, entrambe le situazioni ricche però di chiacchiere e di buon vino, componenti fondamentali per il divertimento nell’antica Roma. Altro momento molto atteso nella vita degli antichi Romani, era quello dedicato alle Terme, che spesso precedeva la cena. Era infatti nei vari edifici termali, che i romani si incontravano per parlare e rilassarsi, dividendosi tra uomini e donne. Per quanto riguarda quest’ultime, oltre ad avere uno spazio termale ad esse dedicato, sappiamo anche che erano ammesse al banchetto romano, ma fino ad una certa ora, poiché quando nei banchetti più lussuriosi iniziavano gli spettacoli, dovevano ritirarsi con i bambini. Ancor prima delle terme, i medici consigliavano di fare attività fisica nelle palestre di allora, o nei così detti Spheristerium, adibiti al gioco con la palla: resa pesante da un’imbottitura di stoffa, la palla veniva poi usata per colpire l’avversario, cogliendolo di sorpresa. Un altro gioco diffuso con la palla, era una sorta di antenato del rugby attuale. E poi c’era il teatro, elemento di svago e divertimento per molti antichi romani, sia che si trattasse di farse o di satire, sia che lo spettacolo fosse una commedia o una tragedia. Grazie alla sua varietà, il teatro era infatti un tipo di intrattenimento culturale che poteva attirare i più sapienti e i non. Molto in voga tra i divertimenti dell’antica Roma, che ancora oggi sopravvivono, il gioco a dadi, o il filetto, e poi la morra, tutto eseguito con rudimentali oggetti preparati con i materiali disponibili. Tra i passatempi più amati dagli uomini, grandi e piccoli, la caccia, definito anche sport oltreché impegno fondamentale del padrone di casa, o dei servi se si trattava di un imperatore o di un personaggio importante, poiché era uno dei pochi mezzi di sussistenza per nutrire le famiglie. Le fanciulle preferivano invece di gran lunga la palla, difatti i giochi, come è ovvio che sia, si dividevano tra quelli per bambini, bambine e adulti. La tradizione non si è persa del tutto, ma i divertimenti non sono certo più gli stessi.

Numerose erano le occasioni per i romani di assistere nei giorni festivi a spettacoli in occasione di celebrazioni religiose . Ma oltre a quelle offerte in Roma dai Cesari vi erano poi quelle che si celebravano in campagna nei borghi contadini, le feste di quartiere in onore dei santuari locali, quelle dei nuovi culti, quelle delle corporazioni quelle militari e infine quelle che a sorpresa offriva la munificenza imperiale come i combattimenti di gladiatori che nel II secolo d.C. potevano durare mesi interi. Il valore che gli uomini attribuiscono al tempo varia anche a seconda del contesto culturale. In particolare il tempo dedicato al riposo e allo svago ha sempre ricevuto un’attenzione specifica nelle diverse epoche storiche. Nellantica Roma un’attività prediletta durante il tempo libero era quella del passeggiare. Perfino Seneca raccomandava di usufruire del tempo dedicato al riposo per fare lunghe passeggiate in mezzo alla natura, per ritrovare il vigore perduto. Le stesse ville di campagna che alcuni Romani avevano presentavano degli appositi percorsi che consentivano di passeggiare in mezzo al verde. Il momento della passeggiata era anche un modo per conversare amabilmente con i conoscenti o con gli ospiti. A tale scopo si potevano trovare in città anche portici e zone all’ombra da dedicare alle passeggiate, che costituiva un passatempo soprattutto per intellettuali e aristocratici. Anche il modo in cui gli uomini trascorrono il loro tempo libero è uno strumento importante per comprendere le abitudini e le caratteristiche essenziali di una comunità.

Team 1 (free time):Consiglio Erminia, Angiulli Stefano Maria, D’Anella Marialucia, Consiglio Natalia,Pinto Isabella