LO SPORT:ANTICA ROMA
La concezione dello sport nell’antica Roma era completamente diversa rispetto a quella
della civiltà ellenica, la prima più legata allo spettacolo e al divertimento, la seconda invece
alla spiritualità e alla gloria dell’atleta.
Inoltre lo sport presso i Romani veniva interpretato in forma cruenta e spettacolare;
questo si evince con la famosa espressione “panem et circenses“: il pane e gli spettacoli
erano gli elementi che tenevano quieta la “folla” dell’età romana. Se da una parte i poveri
chiedevano da mangiare e, quindi, pane, dall’altra gli spettacoli,
quali feste, giochi, celebrazioni, servivano a vincere lanoia del popolo e a soffocare
eventuali rivolte contro l’Impero.
In generale con il termine ludi vengono indicate le differenti competizioni sportive praticate
nell’antica Roma. C’erano i ludi gladiatorii, i ludi circenses, iludi scenici, i ludi Troiani e
i ludi delle naumachie, accompagnati da altre tipologie di sport minori.
I ludi gladiatorii, detti anche munera (dal latino munus, eris: combattimento, ma anche
dono, ricompensa), erano di gran lunga i preferiti e consistevano nel combattimento uomo
contro uomo,ed era lo sport principalmente praticato dai romani.
I combattimenti tra gladiatori erano già diffusi in Grecia, Egitto e Mesopotamia, dove non
avevano funzione di spettacolo come a Roma.
In epoca romana i gladiatori venivano reclutati tra i condannati a morte o tra i prigionieri di
guerra resi schiavi, come Spartaco.
In seguito partecipavano con i gladiatori anche uomini liberi che facevano i gladiatori per
professione; il loro scopo era il guadagno. Pur tuttavia si ricorda che la vita di un
gladiatore, in media, non durava più di cinque anni. Ogni combattente veniva addestrato in
alcune scuole speciali e dormiva in una cella sorvegliata da guardie. Si dedicava
particolare attenzione alla loro efficienza fisica e alla loro alimentazione, basata su
vegetali, carne e altri cibi, in prevalenza molto vitaminici.
Il combattimento si svolgeva secondo precise leggi. Dopo un corteo
accompagnato dai suoni di vari strumenti, come la tromba, e dopo aver rivolto il
tradizionale saluto all’imperatore che spesso presiedeva gli spettacoli (Ave imperator,
morituri te salutant, che vuol dire “Salve imperatore, coloro che si apprestano alla morte ti
salutano”) i gladiatori scendevano nell’arena ed iniziavano il combattimento.
Lo scontro avveniva tra gladiatori dotati delle stesse armi o, in alcuni casi, di armi differenti
uno dall’altro, per rendere lo spettacolo coinvolgente e il suo esito stesso più incerto.
Potevano combattere con la spada corta (il gladio, da cui presero il nome) o con una rete
ed un tridente (in tal caso erano detti reziari), ma non si escludevano altre tipologie di armi
e modalità di scontro, alcune volte piuttosto fantasiose. Alla fine dello scontro, il gladiatore
sconfitto cedeva le armi e chiedeva la grazia al popolo-spettatore, sollevando la mano
sinistra. Se tutti agitavano un fazzoletto o rivolgevano il pollice della mano all’insù,
gridando “missum” (libero), la grazia era accordata. Ma qualora gli spettatori mostravano
il pollice all’ingiù, veniva decretata la morte del combattente sconfitto, che offriva la sua
gola alla spada del vincitore.
Il gladiatore schiavo ritornare libero solo in seguito a dieci vittorie, le quali venivano
segnalate su un collare di metallo.
Oltre ai gladiatori c’erano i venationes in cui uomini variamente armati affrontavano belve
di diverso genere: tigri, pantere, leoni, orsi, tori, bufali e persino elefanti.
Altri esempi di giochi violenti erano il pugilato e la lotta e, in particolare, il pancrazio.
Si trattava di una gara atleticaconsistente in un combattimento misto di lotta e pugilato, in
cui i contendenti si affrontavano a pugni nudi su un terreno molle e sdrucciolevole. Era una
sfida senza esclusione di colpi, il cui unico divieto era quello di
mordersi.
Il luogo dove si svolgevano gli scontri tra i gladiatori è il Colosseo.
Il Colosseo, originariamente conosciuto come Anfiteatro Flavio o semplicemente
come Amphitheatrum, è il più famoso anfiteatro romano, ed è situato nel centro della città
di Roma. In grado di contenere fino a 50.000 spettatori, è il più grande e importante
anfiteatro romano, nonché il più imponente monumento della Roma antica che sia giunto
fino a noi.
Andrea Corbo itec gruppo 3 fonti:www.romanoimpero.com